L’esito dei ballottaggi (clicca qui per avere tutti i dati) nelle grandi città è stato quasi un film a tinte fosche. Un esito però abbastanza chiaro: la vittoria è del centro-destra. L’intero centro-sinistra ne esce sconfitto e il Movimento 5 Stelle, tra il primo e secondo turno, ha preso una batosta.
Molto meglio fa il centro-sinistra se guardiamo il dato che comprende il primo e il secondo turno nei Comuni sopra i 15mila abitanti. Però diciamocelo fino in fondo. Non basta. Non basta perché l’intero arco dei partiti del centro-sinistra non ha più quell’appeal verso i giovani, verso le fasce più deboli dell’elettorato, verso coloro che vogliono vivere in un paese e in Comune migliore.
Non darei tutta la colpa al Partito Democratico, che certamente di responsabilità ne ha. Credo vi sia un problema gigantesco che sta di fronte a noi: siamo distanti dalla realtà; siamo isolati socialmente e di conseguenza politicamente e far finta di nulla o nasconderlo ci può fare solo male. E questo preoccupante dato riguarda tutti i partiti.
Torniamo a parlare di temi veri, dei nostri temi fondanti: del lavoro, dell’ambiente, del sociale, della scuola, della povertà. Ricostruiamo un nuovo centro-sinistra basato su queste tematiche, dando soluzioni ai cittadini, perché negli ultimi anni, purtroppo, sono mancate soprattutto le nostre proposte, mentre la Lega Nord e il centro-destra tutto, cavalcava i temi populistici.
Siamo stati rimandati è vero ma non bocciati. Per questo dobbiamo tornare a fare politica tra la gente e per la gente per essere poi promossi al prossimo importante esame.
Lasciatemi poi fare i complimenti a Gabriele Zanni che a Palazzolo sull’Oglio è stato rinconfermato. E questo è proprio l’esempio che, quando il centro-sinistra lavora, mette in campo politiche propositive per i cittadini e per il progresso, viene sempre premiato.
Siamo caduti. Ora rialziamoci costruendo nei territori un nuovo centro-sinistra. Subito.